Il Palissandro Indiano (Dalbergia Latifolia)

Alla fine degli anni sessanta, nostro padre Gian Piero Rivolta cominciò i suoi viaggi in India per l'acquisto di tronchi di Palissandro e fu senza dubbio tra i primi compratori italiani a recarsi in quel paese. Fino ad allora il Palissandro commercializzato in Italia proveniva essenzialmente da importatori di altri paesi che per ragioni storiche avevano con l'India maggiori rapporti commerciali. La zona di origine del Palissandro si trova fra lo stato del Karnataka e del Kerala, ma fondamentalmente tutto il commercio avviene a Kochi, una bella città indiana affacciata sull’oceano con un lunga storia coloniale: prima portoghese, per breve tempo olandese e infine inglese.

All’epoca dei primi viaggi di nostro padre il Palissandro, legno di grande pregio, era utilizzato  dagli artigiani italiani per la costruzione di mobili e oggetti di design; i loro prodotti erano conosciuti in tutto il mondo come esempi di eccellenza e qualità. Ma il Palissandro era impiegato anche per la realizzazione di manici di coltello, oggettistica religiosa e infine, in minima parte, per la costruzione di strumenti musicali. In Italia erano attive diverse fabbriche di chitarre, principalmente nelle Marche e in provincia di Catania. Molte di loro acquistavano tronchi o tavole presso la nostra segheria, pochi invece erano in quegli anni i liutai artigiani attivi in Italia.

Il Palissandro Indiano è stata la ragione che ha portato la nostra azienda ad occuparsi di legni per gli strumenti musicali. 

Segati di palissandro indiano

I viaggi e il collaudo sul posto

Grandi quantità di tronchi arrivavano nella segheria di Desio e nostro padre si recava in India più volte all’anno per acquistarli. Andare in India negli anni settanta non era facile come oggi: era un lungo viaggio, i mezzi di comunicazione e di trasporto locali erano molto scarsi e arretrati. Tutto ciò rendeva il lavoro difficile ma anche ricco di fascino: il ritorno da ogni viaggio per noi figli era pieno di attesa per i racconti che nostro padre avrebbe fatto delle sue esperienze.

Se l'India e i suoi racconti hanno giocato una parte fondamentale nella nostra infanzia, il Palissandro l’ha sicuramente avuta nello sviluppo della nostra azienda. 


Palissandro di foresta, Palissandro di piantagione

Il Palissandro più bello viene dalle montagne dell'India: ha una fibra di accrescimento molto stretta, è di colore viola scuro ed è sempre più raro e costoso. 

Più facile è invece trovare quello proveniente dalle piantagioni di the o caffè, dove viene piantato per fare ombra; cresce molto più velocemente grazie alla grande quantità di luce ed acqua e ha un colore più chiaro. In compenso i tronchi hanno una forma più regolare. Quando le piante raggiungono un certo diametro oppure in occasione di annate sfortunate per il raccolto, i proprietari tagliano un po' di piante di Palissandro per integrare il loro reddito. 

La protezione delle foreste e il legno legale 

Alla fine degli anni settanta il governo indiano decise di proibire l'esportazione di tronchi e tavole: voleva con questa scelta limitare il taglio del legno ed incentivare le segherie indiane a produrre semilavorati, cercando così di favorire l'uso di manodopera locale e incrementare il valore della merce esportata. Altri paesi tropicali avrebbero molti anni più tardi seguito quest'esempio. E' importante dire che l'India ha da sempre una politica forestale molto attenta: tutti i tronchi, sia che vengano da proprietà demaniali, sia che vengano da foreste o piantagioni private, vengono venduti in aste pubbliche, proprio per contrastare il taglio illegale. 

Per questa ragione è importante che i fornitori possano dimostrare il legale acquisto dei tronchi. Conoscere i fornitori garantisce una buona qualità ma anche che le piante siano state tagliate in modo controllato e legale. 

La proibizione di esportare tronchi dall’India fu senza dubbio un brutto colpo per la nostra azienda, che si vedeva privata di una grande parte del proprio lavoro. Tuttavia molte piccole e rudimentali segherie cominciarono a produrre semilavorati, soprattutto manici di coltello ed elementi per chitarra come tastiere, ponticelli e fasce e fondi. Fu così che cominciò un nuovo lavoro anche per noi, più limitato ma altrettanto interessante. La ragione principale dei viaggi diventò quindi la scelta e il collaudo degli elementi semi-finiti. 


Cinquant’anni di esperienza

Grazie alla sua approfondita conoscenza dell'India e del Palissandro, nostro padre fu incaricato da Martin Guitars, una tra le più importanti fabbriche di chitarre americane, di collaudare e acquistare grandi quantitativi di tastiere e set per fasce e fondi. Questo gli permise per alcuni anni di essere uno dei maggiori compratori e di accrescere notevolmente la propria esperienza. Parallelamente alla chiusura delle fabbriche italiane di chitarre negli anni ottanta il numero di liutai è cresciuto enormemente; è così nato un nuovo mercato, più piccolo ma più esigente e qualificato. 

I viaggi in India oggi sono molto più facili ma sempre affascinanti, il nostro unico rammarico è che si sia purtroppo ridotta la loro frequenza. I nostri fornitori sono molto spesso i figli di quei commercianti che quasi quarant'anni fa vendettero i primi tronchi a nostro padre, a testimonianza di un forte legame che la nostra famiglia ha con l'India e dell'ottimo rapporto che ci lega a molti di loro. Oggi presso la nostra segheria abbiamo un grande stock di completi per chitarra: oltre ottomila con molti anni di stagionatura, a disposizione di chiunque voglia acquistarli. Ogni elemento riporta la data di taglio e la qualità.

Tutto il Palissandro che vende la ditta Rivolta ha origine certa e legale, venite a trovarci e potrete sicuramente trovare del bel legno trattato con molta cura.